Alterazioni del ciclo

Amenorrea (assenza di mestruazioni)

La mancanza del ciclo è fisiologicamente presente in età pre-pubere, durante la gravidanza e nel climaterio. Esistono peraltro condizioni di alterazione dell’attività ovarica che conducono all’arresto di cicli mestruali precedentemente normali o ad irregolarità temporali. Ciò può essere causato da assenza di ovulazione, a sua volta dovuta a mancata stimolazione degli ormoni ipofisari, cosiddetti gonadotropi, o a patologie dell’ovaio che comportano la mancata o insufficiente produzione ormonale specifica (progesterone ed estrogeni). Per lo studio di queste patologie è indispensabile eseguire un accurato esame clinico generale per escludere possibili cause sistemiche, completato con indagini ormonali a tutto campo. Sarà naturalmente indispensabile la visita ginecologica suffragata da monitoraggio ecografico, che permetterà di verificare la presenza o non del follicolo ovarico, la sua evoluzione, la risposta dell’endometrio allo stimolo ormonale e le modificazioni indotte da eventuali terapie.

Menorragia

Con questo termine si intende la comparsa di emorragie nel corso del normale ciclo mestruale. Condizione frequente in età puberale, appare legata al non raggiunto equilibrio nella produzione di ormoni ipofisari e ovarici. Esige comunque un controllo medico generale e ginecologico, correlato all’esecuzione di indagini ormonali complete. La menorragia in età adulta può essere dovuta ad alterazioni strutturali dell’utero o a squilibrio nella produzione degli ormoni ovarici; si renderà quindi necessaria la visita ginecologica completata da indagini ecografiche ed ormonali.

Metrorragia

Perdita ematica abbondante al di fuori del ciclo mestruale. E’ da considerare sempre un segno di patologie di vario tipo che possono insorgere in qualunque fase della vita. Oltre che da alterazioni dell’attività ovarica, risultano spesso legate a anomalie strutturali insorte a carico dell’apparato genitale interno: neoplasie benigne (fibromi, polipi,ecc.) o maligne (carcinoma del collo dell’utero o dell’endometrio). Durante il climaterio, non è raro il manifestarsi di meno-metrorragie caratterizzate dall’insorgenza durante il ciclo mestruale e dalla persistenza per periodi più o meno lunghi. Qualunque sia l’entità della perdita ematica atipica, si impone un a visita ginecologica nel più breve tempo possibile, associata a vari tipi di indagini

Menopausa e climaterio

La menopausa è l’arresto fisiologico dell’attività ovarica con scomparsa del ciclo mestruale, associato a volte ad alterazioni ormonali a carico di altre ghiandole endocrine. La fine dell’età fertile può verificarsi in varie epoche della vita e la sua variabilità è riconducibile a fattori etnici, ambientali e costituzionali. La cessazione delle mestruazioni avviene in genere tra i 49 e i 51 anni, ma non raramente si assiste a menopause precoci o a persistenza di ciclo in età più avanzate. Con la menopausa inizia il periodo climaterico, caratterizzato inizialmente da sintomi generali di vario tipo, legati al nuovo equilibrio ormonale che si viene a creare. Accanto a sintomi comuni come le vampate di calore, il nervosismo e l’insonnia (causati dalla eccessiva produzione di ormoni gonadotropi nella finalità di stimolare l’ovaio quiescente), è proprio la cessazione dell’attività ovarica che si ripercuote a carico dell’apparato circolatorio, del sistema scheletrico e del metabolismo glicidico e lipidico. Vcui La visita ginecologica potrà mettere in atto tutte le misure terapeutiche necessarie, tra cui la eventuale prescrizione di una terapia sostitutiva ormonale. Essenziale il suo completamento con ecografia pelvica per valutare lo spessore dell’endometrio (mucosa di rivestimento della cavità uterina) che fisiologicamente si assottiglia per la mancata stimolazione ovarica ma il cui ispessimento, indipendente dalla presenza o non di emorragia, può preludere all’insorgenza di patologie neoplastiche.

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